Apr 28, 2020

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APP IMMUNI, PRO E CONTRO

APP IMMUNI, PRO E CONTRO

Siamo finalmente entrati nella Fase 2 per quanto riguarda la convivenza con il virus Covid-19. Ultimamente si è discusso parecchio sulla app di tracciamento “immuni” che, se per alcuni significa costrizione della libertà, per altri sembra essere un buon metodo per arginare i contagi.
L’applicazione è ancora in fase sperimentale, e potrebbe essere disponibile verso Maggio su tutti gli Apple Store e Play Store in versione ovviamente gratuita.

Di cosa si tratta esattamente?

Immuni è un’applicazione installabile su smartphone, utile a tracciare gli spostamenti dei singoli cittadini. Registra i movimenti tramite l’attivazione del bluetooth archiviando i dati sulla memoria del telefono. Immuni prevede anche un sezione “diario clinico” in cui registrare l’eventuale comparsa di sintomi da parte dell’utente.
Nel caso in cui si risulti positivi al Covid-19, l’autorità sanitaria verificherà i dati inseriti nel telefono e si preoccuperà di avvertire tramite messaggio tutte le persone venute a stretta vicinanza col contagiato.
Le persone che riceveranno l’avviso, avranno l’obbligo di fare una quarantena in isolamento a casa, per non incappare in sanzioni penali molto pesanti.

Come funziona

Attualmente è ancora in fase sperimentale, ma si stanno cercando le soluzioni più sicure per la tutela della privacy dei cittadini. Per questo motivo non ci si affiderà a colossi come Amazon, ma si cercherà di dare i dati degli utenti ad aziende nazionali. I server per questo motivo saranno predisposti al ministero della difesa, in modo da non permettere la fuga dei dati.

E’ obbligatoria?

Scaricare la app non sarà obbligatorio, anche se, perché vi sia un riscontro utile, sarà necessario che venga scaricata almeno dal 60% della popolazione. Il dato è complesso, perché soprattutto gli anziani non dispongono di smartphone e per questo motivo si era pensato di dotarli di braccialetti.
La cosa non pare essere troppo democratica però, quindi si sta ancora discutendo di come convincere i cittadini a scaricare l’applicazione senza tali costrizioni.
Per non vanificare il tutto, il governo sta anche pensando di porre delle limitazioni a chi non ce l’ha, come orari di uscita precisi in base alle fasce d’età (questione molto discutibile).

Scaricarla oppure no?

La scelta è molto personale. Siamo continuamente tracciati da chiunque, sia sui social che tramite google maps, piuttosto che sugli e-commerce su cui siamo soliti acquistare. Sul web abbiamo lasciato gusti personali, anniversari, dati anagrafici a chiunque, dunque non dovrebbe esserci troppa differenza nello scaricare “immuni”.
E’ anche vero però che un tracciamento costante su ogni movimento e che la libera scelta di usufruirne o meno possa significare avere limitazioni nei propri orari di uscita sembra piuttosto dittatoriale.
Vedremo quale sarà la soluzione finale dopo che avranno valutato tutte le possibilità del caso, intanto non ci resta che aspettare e sperare che l’emergenza passi presto.

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