Dic 3, 2019

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Il marketing strategico dei Nutella Biscuits

Il marketing strategico dei Nutella Biscuits

E’ da circa un mese che si è scatenato il tormentone dei “Nutella Biscuits” il nuovo prodotto di casa Ferrero che pare essere buonissimo, talmente gustoso da sparire velocemente dagli scaffali dei supermercati. Sui social network non si parla d’altro di come siano favolosi, una cosa mai provata, un gusto mai sentito, quando di altro non si tratta che di biscotti ripieni di Nutella. Come è avvenuto per il famoso “senza olio di palma” anche qui si tratta di una studiata strategia di marketing per invogliare le persone ad acquistare un prodotto di cui normalmente non gli sarebbe fregato un granché.
I biscotti Ferrero infatti non hanno nulla da invidiare ai Baiocchi o ai dolci di altre famose aziende, né hanno inventato niente di nuovo da giustificare una simile attenzione.
Semplicemente dietro al lancio di questo nuovo prodotto, si è studiata un’attenta campagna di marketing che generasse curiosità negli utenti e un senso di “vittoria” per chi riesce ad aggiudicarsi la confezione.
La Ferrero è riuscita a fare branding e a creare un’aspettativa talmente alta, da riuscire a vendere 22 biscotti ad un prezzo esorbitante (33 euro al kg). Il costo reale sarebbe di 2,99 euro, ma essendo le confezioni molto difficili da reperire, su Amazon vengono venduti a 10 euro al pezzo.
La strategia è molto semplice:
Creare aspettativa su un nuovo prodotto, mettendo in primo piano la promozione fatta dagli stessi dipendenti aziendali.
Realizzare pochi pezzi nel momento in cui la novità viene lanciata: complici i cartelli dei supermercati che citano testualmente “si possono acquistare un massimo di 3 confezioni a famiglia”.
Questo ha scatenato nei clienti una sorta di caccia al tesoro che poco ha a che fare con la bontà del biscotto in sé. Per l’azienda infatti è molto meglio ridurre le scorte e vendere i biscotti a peso d’oro piuttosto che soddisfare tutta la domanda del mercato.
Questa strategia dei polli (che si usa da sempre, vedi “senza parabeni, senza zuccheri aggiunti, senza xilitolo ecc… ecc…) viene poi subito copiata dalla concorrenza che cerca di cavalcare l’onda. E’ per questo motivo che “senza olio di palma” oggi lo possiamo trovare persino sulle banane.

Come previsto infatti per il 2020 la prossima strategia del Mulino Bianco sarà quella di lanciare gli stessi biscotti ripieni di crema Pan di Stelle, rigorosamente in scorte limitate!

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